L’attuazione dei trattamenti si articola attraverso interventi sul paziente di carattere valutativo, diagnostico e terapeutico. I Centri Salus si avvalgono di una equipe di medici specialisti e di uno staff di operatori specializzati in materia di tecniche di riabilitazione e di utilizzo dei più moderni macchinari elettromedicali.

Kinesiotaping

Il chiropratico giapponese Kenzo Kase inventò e sviluppò il Kinesio Taping Method oltre 35 anni fa.  In risposta alle limitazioni incontrate con il taping rigido sportivo dei suoi pazienti e per completare e integrare il trattamento manuale. Il metodo ha avuto la sua prima esposizione internazionale in occasione delle Olimpiadi di Seul nel 1988 con la Nazionale Giapponese di Pallavolo, e nel corso degli anni ha allargato la sua diffusione in tutto il mondo.
Viene utilizzato un cerotto brevettato per il trattamento di disfunzioni sia di tipo neurologico che ortopedico. Il Kinesio Taping consente di ottenere effetti terapeutici producendo una stimolazione del tessuto cutaneo. Oggi utilizzano questo metodo fisioterapisti, terapisti occupazionali, chiropratici, preparatori atletici e altri operatori sanitari, con importanti risultati su pazienti di ogni tipologia ed età.

Bendaggi Funzionali

Il bendaggio funzionale è un tipo di fasciatura dinamica, che fornisce cioè un’immobilizzazione parziale: non impedisce il fisiologico movimento di un’articolazione ma arresta qualsiasi forza che possa causare un danno alla struttura che vogliamo proteggere. Rappresenta un’evoluzione ponendosi tra le fasciature semplicemente contenitive e quelle rigide, rispetto alle quali presenta il vantaggio di non causare ipotrofie muscolari e di conservare il coordinamento tra il segmento sano e quello leso. Utilizzando bende adesive di vario tipo, elastiche e non, mira a costruire un supporto esterno atto a rinforzare un’articolazione, sia immediatamente dopo un trauma che a distanza, quando questa risulti deficitaria. Può essere utilizzato anche in un arto normale quando questo viene sottoposto come nell’attività sportiva, a sforzi eccessivi e quindi potenzialmente lesi.

Azioni del bendaggio funzionale

  • Meccanica di Contezione
  • Esterocettiva (la benda perfettamente aderente alla cute trasmette il movimento a tutte le strutture sottostanti stimolando i recettori del movimento. Allertando quindi gli stabilizzatori dinamici muscolari che sono di conseguenza pronti ad intervenire in difesa delle strutture capsule – legamentose)
  • Psicologica (sicurezza)

Indicazioni all’uso del bendaggio funzionale:

  • PATOLOGIA CAPSULO-LEGAMENTOSA
  • PROBLEMI MUSCOLARI
  • PATOLOGIA TENDINEA ED INSERZIONALE

Mesoterapia

La Mesoterapia è una tecnica di iniezione, un metodo per avvicinare la terapia al luogo della patologia. Semplice nella sua concezione, richiede un adeguato apprendistato per essere eseguita efficacemente. Il vantaggio di tale tecnica consiste nel poter utilizzare ridotte dosi di principio attivo, che diffondono nei tessuti sottostanti l’inoculazione e persistono per più tempo rispetto alla via di somministrazione intramuscolare. Porta quindi dei vantaggi quali un effetto prolungato nel tempo, un ridotto coinvolgimento di altri organi e riduzione del rischio di effetti collaterali. I campi di applicazione della mesoterapia in altri Paesi del mondo sono sicuramente  molto ampi. In Italia le principali applicazioni cliniche della mesoterapia  comprendono un più ristretto numero di patologie:

Patologie trattabili con Mesoterapia

  • Terapia del dolore,
  • Traumatologia sportiva,
  • Arteriopatie,
  • Flebolinfopatie,
  • Cicatrici ipertrofiche,
  • Adiposità localizzata,
  • Cellulite.

Per alcune delle indicazioni sopra riportate ci sono dati clinici significativi a supporto dell’efficacia di alcuni protocolli di trattamento, per altre i dati sono meno robusti. Per questa ragione la Società Italiana di Mesoterapia, attiva dal 1975, sta rivedendo criticamente i criteri di esecuzione della tecnica per poter emanare di conseguenza raccomandazioni aggiornate sulle varie aree di applicazione. Va inoltre segnalato che la stessa società raccomanda di eseguire tale terapia solo dopo un corretto inquadramento clinico del paziente e dopo avere ottenuto il consenso informato al trattamento stesso. In genere, le sedute terapeutiche sono a cadenza infrasettimanale nelle prime settimane, successivamente la frequenza può essere minore.

Recupero Funzionale

Il recupero funzionale è la fase che segue la fisioterapia conseguente ad un intervento chirurgico o ad un infortunio articolare, o semplicemente un periodo prolungato di immobilità. Vengono ripristinate le normali funzionalità e mobilità articolari e corporee attraverso il riequilibrio posturale, il potenziamento muscolare e l’esecuzione di esercizi propriocettivi. Si tratta di una fase estremamente importante sia se si desideri riprendere l’attività fisica, anche in modo intenso, ma anche dopo situazioni di sofferenza fisica o di forzata sedentarietà. Il percorso di recupero funzionale viene minuziosamente studiato intorno alla persona, e permette di riscoprire il piacere di sentirsi bene e la sicurezza nell’ effettuare ogni movimento.

Linfodrenaggio

Il Linfodrenaggio manuale, praticato mediante un’idonea pressione sui tessuti, consente di ottenere un drenaggio ottimale dei liquidi esercitando il cosiddetto effetto-pompa. Le varie prese permettono di drenare la maggior quantità di liquidi possibile e di direzionarli verso i linfonodi (o stazioni linfatiche) e successivamente eliminarli, attraverso il circolo venoso e quindi i reni. Trattare il sistema vasale linfatico, non è un metodo semplice, poiché i vasi linfatici sono sottili come fili di seta e i capillarilinfatici sono ancora più fini e delicati di questi. I classici massaggi non hanno alcun effetto drenante. Il drenaggio linfatico è collegato alle mani, nessuno strumento può sostituire mani allenate. Quando eseguiti con sensibilità dai polpastrelli (leggeri come zampe di gatto), si può raggiungere un rilassamento tranquillizzante, cosicchè la linfa fluisce oltre. Nuovo ossigeno e materiali utili penetrano nel tessuto interstiziale per il nutrimento e la rigenerazione delle cellule. I movimenti circolari e a spirale drenanti sono movimenti rivitalizzanti, come tutte le vibrazioni a spirale della natura. Il movimento cerchiante delle mani con rotazione interna e rotazione esterna, con, inoltre, effetto di pressione in aumento od in diminuzione nel tessuto (crescendo – decrescendo) è simile a quello del cuore con sistole e diastole. Il Linfrodenaggio manuale ha un effetto simpaticolitico e inibisce i recettori che trasmettono il dolore attraverso specifiche vie nervose. E’ indicato nelle seguenti patologie: linfedemi primari e secondari, lipedemi, edemi traumatici (fratture, contusioni, distorsioni), edemi da inattività, ulcus crucis, sindrome di Sudeck, colpo di frusta, emicrania; sinusite mascellare e frontale; tinnito, sindrome di Meniere.

PREPARAZIONE INIZIALE: nelle ore precedenti e seguenti al trattamento, si consiglia maggiore assunzione di liquidi per favorire la circolazione della linfa.

METODICA DI ESECUZIONE: tale tecnica non prevede l’uso di forza muscolare da parte del Terapista, non è traumatizzante, e permette, quindi, un rilassamento generale del paziente.

Rieducazione Posturale Globale (R.P.G.)

Si tratta di una metodica moderna e innovativa. Essa mira a ristabilire l’equilibrio tra le varie “catene muscolari”, siano esse anteriori o posteriori. Garantisce quindi la capacità del corpo di oltrepassare tutti gli atteggiamenti viziosi assunti nella vita e ridona la possibilità di autocorrezione ed autocoscienza del movimento. La tecnica prevede il mantenimento attivo di posture coordinate alla respirazione che riveste un ruolo importante; peraltro il diaframma è un muscolo che ha forti relazioni con la cervicale e con tutta la colonna vertebrale. La Rieducazione Posturale Globale, si sviluppa su precise basi anatomiche e sfrutta il riflesso miotattico inverso per inibire la tensione patologica (ipertono) dei muscoli statici. Solo uno stiramento attivo (ne una trazione, ne un allungamento) riporta il muscolo alla sua normalità, mentre una metodica passiva non vince la tensione muscolare. In questo la rieducazione posturale globale si differenzia nettamente dalle metodiche classiche.

Come avvengono le sedute di Rieducazione Posturale Globale

Durante la seduta l’occhio del posturologo è sul corpo del paziente per osservare che cosa succede e correggere immediatamente i compensi via via che si creano durante l’esercizio. Noi aiutiamo i pazienti ad eseguire i movimenti. Noi siamo durante tutta la seduta nel corpo, nella pelle del paziente. La correzione è sempre individuale, qualunque sia il problema del paziente, non ci sono mai due casi uguali e questo spiega perché il metodo non può essere praticato in gruppo. Come si svolgono le sedute? Dopo un primo incontro di un’ora e mezzo circa, che comprende un colloquio e la lettura del corpo secondo l’ottica del posturologo, si decide l’ipotesi di lavoro. Ogni seduta, con frequenza settimanale, dura circa un’ora. Il lavoro posturale non è rivolto solo a a chi soffre già di qualche disturbo, ma anche a tutti coloro che pur non manifestando alcun problema desiderano conseguire e mantenere uno stato di benessere psico-fisico mediante una attività motoria che porti ad una maggior conoscenza del proprio corpo.

Logopedia

La logopedia, dalle parole greche logos (discorso) e paideia (educazione), è una branca della medicina che si occupa della cura, della riabilitazione, dell’educazione, della rieducazione e della prevenzione delle patologie della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. Inoltre, si occupa di tutti quei disturbi cognitivi che hanno a che fare con la comunicazione, come la memoria e l’apprendimento, e più in generale delle funzioni corticali superiori. I logopedisti elaborano, anche in equipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del paziente; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; propongono l’adozione di ausili, ne addestrano all’uso e ne verificano l’efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale.
In particolare, il logopedista si occupa di persone con disturbi: della voce, del linguaggio e più in generale della comunicazione (disfonia, disfagia, disartria e deglutizione deviata, labiopalatoschisi, disodie, difficoltà di linguaggio legati alla sordità, balbuzie); neuropsicologici (afasie, aprassia, agnosia, ritardi di sviluppo del linguaggio, disturbi fonologici, disturbi dell’apprendimento, dislessia, ritardi mentali, disturbi dell’attenzione, disturbo specifico del linguaggio); neurocomportamentali (causati da traumi cranici, eventi patologici cerebrali, autismo, demenza).

Massoterapia

La Massoterapia è un insieme di azioni manuali esercitate sulla pelle, con l’intento di mobilizzare i tessuti superficiali e profondi. Il massaggio ha effetti diretti sulla cute e sui muscoli, ed effetti indiretti, per via riflessa attraverso il sistema neurovegetativo, sull’apparato circolatorio e sul sistema nervoso. Migliora la circolazione sanguigna e il trofismo dei tessuti, favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche e dei depositi di grasso corporeo, restituisce mobilità agli arti compromessa da lesioni muscolari. La Massoterapia trova impiego in reumatologia, dermatologia e in traumatologia grazie alla facilitazione del riassorbimento di ematomi ed edemi. Produce un’azione di miglioramento del microcircolo locale associata con un migliore ritorno venoso. Determina quindi la stimolazione dei recettori nervosi e la facilitazione della rimozione dei cataboliti. La pratica massoterapica può essere fatta con manovre esclusivamente manuali o mediante specifici attrezzi o apparecchi. La durata dei trattamenti oscilla di solito da un minimo di 20 minuti ad un massimo di un’ora.

Kinesiterapia

La kinesiterapia è una particolare terapia manipolativa usata in fisioterapia che si prefigge la riabilitazione e la rieducazione funzionale di singoli muscoli o gruppi muscolari o dell’intero organismo. La Kinesiterapia può essere passiva o attiva

Kinesiterapia passiva: in questo caso il terapista esercita sul paziente, che resterà passivo, tecniche particolari al fine di gestire in modo appropriato il movimento della parte del corpo da trattare.

Kinesiterapia attiva: in questo caso, invece, è lo stesso paziente che agisce in modo attivo sotto la direzione e la supervisione del terapista che gli farà eseguire gli esercizi più idonei.
La kinesiterapia è quindi particolarmente utile per tutte le situazioni in cui si ha una riduzione delle fisiologiche capacità di movimento. Per esempio in seguito ad eventi traumatici ( fratture, lussazioni, rottura di legamenti, lesioni del sistema nervoso centrale e periferico…). E’ importante dopo interventi chirurgici agli arti (artroprotesi di anca/ginocchio, ricostruzione di legamenti), ed in presenza di patologie reumatiche (artrosi, artriti,  tunnel carpale, cuffia dei rotatori…). Si riscontrano ottimi risultati anche in presenza di patologie del sistema nervoso centrale e periferico o dopo un qualsiasi stato di malattia che abbia comportato immobilità. Ogni singolo caso richiede un’attenta scelta delle tecniche fisioterapiche da impiegare. Esse spesso si integrano per il raggiungimento degli stessi obiettivi, perciò è difficile descrivere in cosa consiste il trattamento terapeutico.

Indicazioni alla kinesiterapia:

– ESITI DI FRATTURE OSSEE
– ESITI DI LESIONI LEGAMENTOSE
– TRAUMI MUSCOLI-TENDINEI
– POSTUMI DI INTERVENTI AGLI ARTI
– PATOLOGIE REUMATICHE
– PATOLOGIE/DANNI DEL SISTEMA NERVOSO
– ESITI DI SINDROMI DA IMMOBILIZZAZIONE

Fisioterapia

Per definizione la fisioterapia è l’ insieme delle metodiche per trattare una serie di patologie legate a un disturbo della motricità, delle funzioni corticali superiori, cardio-respiratorie e viscerali. Le prime tecniche riabilitative di tipo fisioterapico nascono sul finire del XIX secolo prendendo spunto dal progressivo avanzamento delle conoscenze neurologiche. Tuttavia è solo nell’ultimo mezzo secolo che si sono sviluppate le varie metodiche terapeutiche in seno alla fisioterapia. La fisioterapia tratta il paziente con agenti fisici come correnti elettriche o altri tipi di radiazioni. Negli ultimi anni l’ introduzione di apparecchi sempre più potenti e sicuri (TECAR, LaserYag, Laser Co2, Onde d’Urto, Ipertermia nas) ha permesso un progresso tecnologico importante . Si include in questa disciplina anche l’aspetto tecnicamente differente della CINESITERAPIA o KINESITERAPIA, che cura i disabili con il movimento.  Si effettuano in questo caso esercizi ad hoc, per esempio finalizzati a risolvere rigidità o blocchi articolari. Questi trattamenti favoriscono anche il riapprendimento stesso di capacità motorie impossibili dopo lesioni cerebrali o dei centri di controllo (Rieducazione attraverso o del movimento).